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Marryat MP Vise by Marc Petitjean

Dopo l’interesse sollevato dal giubbotto di Marc Petitjean lllustrato nello scorso numero, vorrei qui presentare il morsetto da lui ideato. Utilizzo il termine presentazione perché non ho avuto modo di testare veramente a lungo quest’oggetto e una delle caratteristiche peculiari di questo tipo di attrezzi è proprio la resistenza all’usura. A prescindere da quest’ultima (occorre dire comunque che si tratta di un prodotto lifetime garantee) il prodotto risulta essere davvero interessante per le sue prerogative, che Io rendono polivalente e completo in tutti gli utilizzi e in tutti i tipi di costruzione si possa pensare di adoperare. Il morsetto si presenta racchiuso in una piccola scatola metallica anodizzata e trattata antiurto (20x13x3,5 cm) che funge allo stesso tempo da contenitore, da base e da sfondo contrastante per la migliore visualizzazione delle mosche in fase di realizzazione. Le dimensioni ridotte della confezione Io rendono in tutto e per tutto un morsetto da viaggio, anche se sarebbe davvero riduttivo utilizzarlo soltanto in queste occasioni.

Per montare il morsetto occorrono 20 secondi, utili per installare Lino dei due supporti metallici (dritto o piegato) sulla base, e, su di esso, installare e fermare la testa dello stesso. Vi è poi una morsa che puô essere collocata a tavoli di qualsiasi altezza che stabilizza e ferma, se ce ne fosse bisogno, la base e quindi il morsetto al tavolo. Lo strumento dispone di due teste, una per gli ami piccoli, sino al n. 36, e una per gli ami di misura maggiore,
ove ho collocato con tranquillità ami da mare di grandi dimensioni. Caratteristica peculiare delle due testine è quella di avere al proprio interno delle svasature che permettono un’ottima tenuta dell’amo ed evitano gli scivolamenti avanti indietro che talvolta accadono quando spingiamo o tiriamo i materiali. Il morsetto riesce, mediante la possibilità di variazione di angolazione della testa, ad essere un « true rotary vise » e permette un’agevole costruzione e un comodo controllo delle parti laterali e ventrali della mosca stessa. Un apposito strumento da collocare al posto delle testine è stato studiato per realizzare le « tube Hies », sia rigide che morbide. Nel primo caso basterà infilare in un foro posto sulla « testa » il ferretto metallico per il tube, e quindi costruirci sopra; nel secondo caso occorrerà far uso di Lino dei due supporti per tube (Lino dimensione small, Lino large) che verranno infilati nel corpo morbido e quindi nell’apposito foro. Altro congegno interessante è quello che permette, sfruttando anche Io strumento per la costruzione « parachute », di realizzare da soli i propri dubbing. Un piccolo gancetto fissato in asse con l’asta per le parachute
consente di creare un’asola nella quale potremmo collocare, a nostro piacimento, tutti i materiali che vorremo. La rotazione del gancio, impressa semplicemente girando l’asta che consente di fermare l’amo, permette di formate, in pochi secondi, un dubbing « ad hoc » per le nostre imitazioni. La versatilità di questo oggetto, che contraddistingue del resto tutte le creazioni di Petitjean, offre al costruttore un’infinità di variazioni sul tema: dalla possibilità reale di collocare la testa a qualsiasi altezza dalla base, o anche al di fuori della stessa e quindi al tavolo, a quella di poter variare l’angolazione della mosca senza allentare la presa; poi ancora l’attrezzo per il parachute movibile che non disturba durante la costruzione ma che puô essere utile anche per disporre una seconda bobina in caso di costruzioni complesse, come le salmon flies, nonchè l’opportunità di disporre all’interno della molla posta dietro la pinza i filati, che verranno poi assemblati a tempo debito. Il peso del morsetto è irrisorio, essendo le aste totalmente perforate: nel complesso, a scatola chiusa raggiunge a malapena 1,2 kg.